03 settembre 2024
Sono passati 35 anni da quel 3 settembre 1989, da quella notizia che colse di sorpresa tutti e che ha lasciato all’interno della famiglia Juventus e del mondo dello sport in generale, un vuoto incolmabile: la tragica scomparsa di Gaetano Scirea è un ricordo doloroso e indelebile nel cuore di tutti i tifosi bianconeri.
Un signore, gentiluomo dentro e fuori dal rettangolo verde - simbolo di un tempo e di un modo di intendere la vita che lo ha portato a diventare uno dei pilastri sia della Juventus che della Nazionale Italiana.
La sua capacità di interpretare lo sport, il lavoro e la vita lo hanno portato nel corso della sua carriera calcistica a diventare un riferimento e un uomo apprezzato da milioni di appassionati.
I numeri infatti, nel caso di un campione come Scirea, ne raccontano soltanto in parte la grandezza: quattordici stagioni con la maglia della Juventus come seconda pelle, oltre 500 presenze con 32 gol segnati, sette Scudetti conquistati e una serie di coppe europee che lo rendono uno dei giocatori più vincenti nella storia del nostro Club.
Anche oggi quindi bisogna sottolineare la grandezza dell’uomo, prima ancora che del calciatore.
Ci manchi, capitano!